Attraverso uno specchio oscuro è una controguida ragionata all'Ulisse di James Joyce. Del romanzo indaga principalmente la matrice irlandese, ovvero il tratto, spesso dimenticato da lettori e critici, che rende questo capolavoro del modernismo uno dei romanzi al contempo più "locali" ed "universali" della letteratura mondiale. A lungo considerato semplicemente uno scrittore europeista e internazionale, James Joyce è invece prima di tutto un autore irlandese e un Dubliner. Indissolubilmente radicato nella cultura autoctona, ne rivisita in modo provocatorio le premesse, sebbene non allo scopo di negarle, ma piuttosto, come spiega uno dei suoi personaggi principali e suo alter ego, Stephen Dedalus, con l'intento di "forgiare nella fucina dell'anima la coscienza increata della mia stirpe". L'autore, Enrico Terrinoni, fra l'altro ha recentemente curato la nuova edizione e traduzione dell'Ulisse in italiano per Newton Compton (2012).
Recensioni:
Su Il Foglio di sabato 8 febbraio Antonio Gurrado racconta i sette mesi trascorsi da James Joyce a Roma fra il 1906 e il 1907, davvero ricchi di sorprese. Nell'articolo è citato il saggio Attraverso uno specchio oscuro. Irlanda e Inghilterra nell'Ulisse di James Joyce, di Enrico Terrinoni. Da non perdere!
Dello stesso testo, si può leggere la bella recensione di Riccardo Michelucci su l'Avvenire.
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